Barbara racconta: “Avevo 10-11 anni e volevo semplicemente distruggere i miei rivali sul percorso. Miglioravo di anno in anno. Non sono mai riuscita a fare la gara perfetta, però. C’era sempre qualche pensiero che mi frullava per la testa. Quello che sarebbe successo il giorno dopo, un’altra gara, un allenamento impegnativo. Non puoi fare tutto quello che vuoi, ma allo stesso tempo non puoi semplicemente smettere.”
Queste parole illustrano il modo di pensare di Barbara, ciò che la spinge sempre a dare di più. Nel 2019, però, ha esagerato. Essendo in difficoltà sia mentalmente sia fisicamente, non capiva perché non riusciva a dare quanto si aspettava da sé stessa. Era esaurita e sottoposta a un allenamento eccessivo; a un certo punto il suo corpo non ha retto. Nel cuore della stagione 2019 il team le ha proibito di gareggiare e le ha tolto le biciclette, visto che Barbara si ostinava ad allenarsi appena non la vedeva nessuno.
“Ero nella zona di rifornimento a passare bevande alle mie compagne di squadra. Era la cosa giusta da fare. Ora l’allenamento è molto diverso.”